News & Views

I partner europei del progetto CUP si sono incontrati ad Atene il 15 e il 16 Marzo per conoscere le esperienze formative del Carcere di Thiva.

Vanessa Marotta

Un’altra occasione di incontro e scambio tra i partner del Progetto Cup, questa volta presso il Carcere femminile di Thiva a circa 70 km da Atene.

Durante la Pandemia, nonostante i numerosi tentativi, non era stato possibile visitare le carceri Greche coinvolte dal Progetto, tuttavia, la grande motivazione dei partner e la straordinaria organizzazione e accoglienza da parte dei partner greci di Human Rights 360 ed Epanodos hanno reso possibile la la realizzazione di questo scambio e approfondimento importante. 

La prigione femminile di Thiva è l’unica prigione femminile del paese, ospita oltre 400 donne e ha anche una sezione mamma-bambino per i minori entro i tre anni di vita. La visita al Carcere di Thiva ha mostrato da vicino le difficoltà che affrontano le detenute all’interno di quel contesto carcerario, ma ha anche consentito l’incontro tra il Direttore del Carcere di Thiva Mr. G. Makris e il Direttore André Aarntzen del Carcere di Pi Vught dei Paesi Bassi. I due hanno scambiato opinioni in merito alla necessità e all’importanza di apportare significative riforme all’interno del sistema carcerario Greco partendo dall’offrire percorsi formativi di qualità, che consentano di avvicinarsi al mondo del lavoro, misure alternative per consentire un migliore percorso riabilitativo della persona detenuta e investimenti per ridurre la recidiva del 30%, ancora molto alta nel Carcere di Thiva, e in generale nelle carceri Greche.

Infine, durante il meeting di Atene, presso la sede di Epanodos, è stato organizzato l’evento moltiplicatore dal titolo “Occupabilità dei detenuti: un percorso di reinserimento” durante il quale hanno partecipato 18 persone provenienti da 11 Organizzazioni diverse. In occasione del workshop Moltiplicatore  sono stati raccontati i training modules del Progetto CUP e si è sviluppato un dibattito su come abilitare maggiormente questi percorsi rendendoli strutturali nei percorsi di riabilitazione dei detenuti delle carceri Greche.