Covid-19 e situazione detentiva italiana. Che impatto ha avuto la pandemia sulle condizioni negli istituti penitenziari italiani?

Il Covid-19 purtroppo non conosce confini e, come era prevedibile, ha varcato le soglie degli istituti penitenziari di tutta Europa. Abbiamo chiesto a Perla Allegri di darci un aggiornamento sulla situazione in Europa. Perla Allegri è ricercatrice del Laboratorio dei Diritti Fondamentali presso il Collegio Carlo Alberto di Torino, organismo di ricerca nel campo dei diritti fondamentali che si propone di esaminare i problemi presenti nella realtà italiana alla luce dell’elaborazione europea ed internazionale. Dottore di ricerca in Diritti e Istituzioni, Allegri è sociologa del diritto e delle devianze ed esperta in temi penitenziari.  I primi casi negli istituti penitenziari italiani si
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Categorie: Italia.

La formazione dei carcerati è la chiave per la loro reintegrazione sociale e lavorativa

Victor Hugo disse: “Colui che apre una scuola, chiude una prigione”. Cosa significa? Qual’è il valore aggiunto delle attività educative e formative all’interno degli istituti di pena nel ventunesimo secolo?  Le parole di Victor Hugo hanno un valore rilevante ancora oggi. L’istruzione offerta nelle carceri è un modo per rafforzare le persone offrendo loro nuove conoscenze e competenze, laddove magari proprio la mancanza di tali competenze potrebbe aver contribuito a determinare i percorsi criminali i. Molti studi dimostrano che una percentuale significativa di uomini e donne detenute ha poche competenze: quasi il 50% dei carcerati non ha infatti alcuna qualifica.
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Categorie: Cipro.